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INNOVAZIONE - SVILUPPO TECNOLOGICO E DIGITALE

Le tecnologie 4.0 e lo sviluppo tecnologico

Lo Smart Manufacturing o Industria 4.0 si concretizza nell’adozione di alcune tecnologie digitali innovative caratterizzate dalla capacità di aumentare l’inter-connessione e la cooperazione delle risorse (asset fisici, persone e informazioni) utilizzate nei processi operativi, sia interne alla fabbrica sia distribuite lungo la catena del valore. Queste tecnologie si possono ricondurre a due grandi insiemi:

  • il primo più coeso e vicino all’Information Technology, rappresentato dall’ Internet of Things, dalla Sensoristica, Big Data, Cloud Computing, Cybersecurity, ed ora anche all’Intelligenza Artificiale;
  • il secondo più eterogeneo e vicino alle Operation Technologies, rappresentato da Advanced Automation, Robotics, Advanced Human Machine Interface e Additive Manufacturing.

Il livello applicativo nelle “Fabbriche Vetrine” segnala un’intensità evidente sulla digitalizzazione sia dei processi che di dispositivi applicati al prodotto. In particolare molte imprese sono partite dall’adozione di singoli sistemi di gestione alla interconnessione della gestione digitale dei processi, ad esempio sono numerose le esperienze di Automazione applicata in particolare ai processi produttivi, alla gestione dei magazzini e nella gestione logistica interna ed esterna. Oggi molte imprese hanno intrapreso una terza fase: la formazione di nuove piattaforme Digitali che danno la possibilità di interconnessione interna ed esterna. In circa un terzo dei casi si trovano applicazioni di I.oT. utilizzate in particolare per rendere “smart” intelligenti i prodotti o singoli componenti di essi dotandoli di capacità di autoidentificazione, localizzazione, diagnosi di stato, acquisizione di dati e di elaborazione di comunicazioni. Le attività che si svolgono dalla conoscenza delle nuove tecnologie alla loro implementazione si possono configurare come: un primo ambito di “esplorazione tecnologica”, quelle successive fanno segnare un salto di qualità della gestione in cui spesso, nei casi eccellenti, si può parlare di un vero e proprio sviluppo tecnologico.

È interessante evidenziare che seppure la robotica sia entrata nel processo produttivo in sostituzione totale o parziale di interventi operativi “umani” specie nelle operazioni ripetitive non ha portato a riduzioni di personale. Questa rilevazione trova conferma in alcune recenti ricerche svolte dalla Commissione Europea che sembrano smentire le previsioni più negative sull’occupazione (2020).

Le imprese non possono adottare tutti i cambiamenti tecnologici, ma devono individuare quelle che sono più allineate con la complessiva strategia aziendale. Per gestire efficacemente lo sviluppo tecnologico in azienda devono essere affrontati tre ordini di problemi:

  1. La definizione implicita o esplicita di un processo atto a gestire le attività interne di esplorazione tecnologica, fondato sul riconoscimento degli alti livelli di incertezza e imprevedibilità che inevitabilmente caratterizzano il lavoro di innovazione e sperimentazione;
  2. Il coordinamento dei progetti di sviluppo tecnologico focalizzati sul prodotto e/o sul processo
  3. L’organizzazione delle collaborazioni tecnologiche, per ampliare le capacità di sviluppo interno ed assorbire competenze dall’esterno.

Testimonianza “visual” - SARIV

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Elementi per un nuovo Agire Manageriale

È ormai un punto di accordo ampiamente condiviso che oggi costituisce una priorità non soltanto aziendale, ma anche sociale che è importante considerare “l’alfabetizzazione digitale come abilità olistica per interagire, capire, abilitare e persino sviluppare nuovi sistemi, tecnologie, applicazioni e strumenti di produzione digitale…. per coloro che operano nella manifattura…sarà anche sempre più richiesto di attivare e sviluppare loro stessi nuove soluzioni digitali.

Per esempio, ai manager delle operation potrebbe essere richiesto di adattare l’applicazione di un software di analisi per elaborare e visualizzare la crescente quantità di dati di un determinato processo o l’operabilità di un certo macchinario” (Taisch, 2019). Progettare e realizzare efficaci e personalizzati percorsi di upskilling e il reskilling per l’intero personale costituisce una responsabilità non soltanto per la direzione risorse umane, ma per tutti coloro che hanno significative responsabilità gestionali.

Il passaggio dall’alfabetizzazione digitale alla capacità di elaborare e sviluppare nuovi sistemi richiede al management un salto di qualità nella guida e gestione delle persone. Affinchè le informazioni vengano interpretate in modo innovativo e si sviluppino nuovi sistemi è necessario creare le condizioni organizzative che consentano il sorgere di approcci e modelli di pensiero anch’essi nuovi.

Questo aspetto costituisce una rilevante aspetto del nuovo agire manageriale. Fare sviluppo tecnologico richiede la capacità di scomporre problemi complessi. Pertanto spetta al management creare il clima di fiducia in cui la sperimentazione e l’errore sono considerati intrinseci ai processi di innovazione e quindi devono essere gestiti con professionalità e come occasioni di apprendimento individuale e organizzativo (Edmondson, 2020).

Rileva Taisch (2019) che nei processi di sviluppo tecnologico è fondamentale la “capacità di comunicazione efficace con le persone, l’Information Technology e ora anche con i sistemi di Intelligenza Artificiale attraverso diverse piattaforme e tecnologie”. Questa attività è di fondamentale rilevanza per favorire la collaborazione tra persone e macchine, necessaria per migliorare continuamente i nuovi sistemi, ad esempio, individuando in modo rapido errori e bias, spesso di genere e culturali (Daugherty e Wilson, 2019).

Infine, ma non è meno importante un ulteriore aspetto. La capacità di comunicare in tempo reale (Pasini, Ondoli, 2021) richiede al management una forte cooperazione con i quadri intermedi per far fluire le informazioni e per garantirne l’accesso alle persone interessate. Sottovalutare questo aspetto vuol dire spesso affrontare resistenze, talvolta poco visibili, che rallentano l’implementazione e il pieno utilizzo delle nuove tecnologie.

Bibliografia

Daugherty, Wilson J, Human + machine. Ripensare il lavoro nell’età dell’intelligenza artificiale, Milano, Guerini, 2019

Edmondson, Organizzazioni senza paura. Creare sicurezza psicologica sul lavoro per imparare, innovare e crescere, Milano, Franco Angeli, 2020

Pasini, C. Ondoli, “Attitudini e competenze IT per gestire le crisi”, Sistemi&Imprese, marzo, pp.45-48, 2021

Klenert, E. Macías, Antón J. (2020), Do robots really destroy jobs? Evidence from Europe, https://ec.europa.eu/jrc/sites/jrcsh/files/jrc118393.pdf, 2020

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